Cessione armi tra privati: come funziona e normativa UE

Un tempo non si era soliti acquistare armi usate, oggi invece è una pratica più che diffusa e regolamentata da specifiche leggi. Complice anche la tecnologia, adesso la compravendita fra privati è molto semplice, merito anche della rete che consente a chiunque di poter andare alla ricerca di un determinato prodotto e contattare l’eventuale venditore. Solitamente quando acquistiamo un oggetto online lo riceviamo direttamente a casa attraverso il corriere, ad oggi in Italia per quanto riguarda le armi non è possibile; dunque chi desidera effettuare un acquisto del genere sarà costretto a mettersi d’accordo col venditore e ritirare la merce di persona. Chi compera un’arma da un privato dovrà per legge denunciarne il possesso entro e non oltre 72 ore dall’acquisto.

La Comunità Europea disciplina la vendita e la custodia delle armi, scopriamolo insieme.

Normativa UE relativa alla cessione di armi

Mediante la lex UE 201/853 il Parlamento Europeo ha voluto modificare la direttiva 91/477/CEE concernente l’acquisto e la detenzione di armi. Attraverso questa norma vengono disciplinate le modalità che consentono di vendere o di affittare armi; viene altresì disciplinata la modalità con cui deve avvenire la compravendita di armi tra soggetti privati.

Prima di vendere un’arma è fondamentale che vengano fornite alcune semplici ma importanti informazioni:

  • le generalità (nome, cognome, data di nascita del venditore;
  • modello dell’arma, calibro, numero matricola, numero del catalogo nazionale;
  • tipologia di porto d’armi;
  • data precisa di quando è stata acquistata dal primo proprietario;

Ma in Italia come avviene la cessione di armi tra privati?

Cessione armi tra privati in Italia

Per quanto riguarda questo argomento la normativa vigente italiana è molto severa e non lascia dubbi. Ciononostante è comunque possibile acquistare un’arma usata da un altro soggetto. Per acquistare l’arma è fondamentale che il soggetto sia in possesso di una dichiarazione che attesti che possiede tutte le facoltà per poter acquistare e detenere regolarmente un’arma; questo significa che il soggetto dovrà dimostrare di essere in buona salute (sia mentale che fisica) e inoltre avrà bisogno dell’abilitazione rilasciata da una qualsiasi sezione del Tiro a segno. Se il soggetto che intende acquistare l’arma negli ultimi 10 anni ha svolto servizio militare o attività nella Polizia non avrà bisogno dell’abilitazione. Dopo aver ottenuto tutto questo l’acquirente dovrà sporgere denuncia alle forze dell’ordine dichiarando che è in possesso di quell’arma.

Il nulla osta limita particolarmente le azioni di chi possiede un’arma; innanzitutto esso consente di acquistare tra tre tipologie di armi: 12 ad uso sportivo e 3 comuni; per quanto riguarda i fucili da caccia non vi sono limiti.

Chi desidera essere in possesso di più armi avrà bisogno di una specifica licenza rilasciata esclusivamente dal Questore. Ciononostante questo documento talvolta è vincolante perché consente solo il trasporto dell’arma dal punto in cui è stata acquistata sino alla propria abitazione. In virtù di questa motivazione le persone solitamente tendono a preferire un porto d’armi proprio perché consente loro di poter girare liberamente con l’arma anche distanti da casa.

Dove trovare la dichiarazione di cessione armi

La dichiarazione è molto semplice da compilare e si può scaricare da internet gratuitamente. La prima parte del modulo è riservata al soggetto che cede l’arma mentre la seconda parte a chi la riceve. Dopodiché colui che vende l’arma dovrà compilare minuziosamente l’area relativa alla tipologia di arma. Attraverso questo modulo l’acquirente si impegna a denunciare tempestivamente l’acquisto che ha appena conseguito, come da normativa vigente (art.38 del T.U.L.P.S).

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