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Codice tributo 1668: a cosa si riferisce, come e quando si utilizza

Il codice tributo 1668 è un codice relativo agli interessi sugli importi della dichiarazione dei redditi, qualora questi venissero rateizzati.

La dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi è un documento contabile che i contribuenti (persone fisiche o giuridiche) sono tenuti a presentare al fisco italiano. Può essere effettuata con due modelli:

  • il modello 730, riservato ai lavoratori dipendenti o ai pensionati, con il quale è possibile dichiarare redditi relativi a fabbricati, capitali e altri redditi che non prevedono la partita IVA;
  • il modello Redditi Persone Fisiche (ex modello Unico), utilizzato, invece, da chi possiede partita IVA.

La dichiarazione dei redditi va presentata ogni anno e può essere effettuata in via telematica, autonomamente, tramite un professionista abilitato o in alternativa attraverso uno dei centri di assistenza fiscale (CAF).
Con il D. Lgs. 241/97 art. 20, l’Agenzia dell’Entrate permette ai contribuenti di rateizzare l’importo dovuto, versando le rate a partire dal mese di scadenza ed entro il mese di novembre dell’anno di presentazione della dichiarazione. Il contribuente ha quindi due opzioni: versare l’intero importo dovuto in un’unica soluzione o rateizzare la somma sulla quale sarà poi applicato un interesse dello 0,4% annuo. In quest’ultimo caso il contribuente dovrà selezionare, in fase di dichiarazione, l’opzione per scegliere la rateizzazione.

Compilazione modello F24 e rateizzazione

Quindi, il pagamento di imposte come IRPEF, IVA e IRES può essere rateizzato. Per effettuare il pagamento è necessario compilare il modello F24. Nella compilazione, per ciascun tipo di imposta, nella sezione erario bisogna indicare:

  • il codice tributo, ovvero il codice corrispondente all’imposta;
  • il numero della rata che si sta versando e quello delle rate totali, indicato con due cifre. Ad esempio, per indicare la prima di tre rate, le cifre da inserire saranno 0103;
  • l’anno di riferimento, ovvero l’anno relativo all’imposta e non l’anno corrente;
  • l’importo da versare. Nel campo “Importi a credito compensati” saranno indicati eventuali crediti che andranno a sottrarsi (A-B) agli importi versati.

A questo punto non resta che proseguire la compilazione con i dati relativi agli interessi. Per ciascuna rata sarà calcolato l’interesse e tale importo dovrà essere indicato con il codice relativo, ovvero 1668.
Il pagamento della rata e dell’interesse non dovranno essere sommati, dovranno essere indicati separatamente, ciascuno con il suo codice. Inoltre, se l’ammontare degli interessi non supera il valore di 1,03 Euro, non sono dovuti. Per calcolare l’interesse dovrà essere considerato un periodo di 360 giorni, ovvero l’anno commerciale che considera i mesi costituiti da 30 giorni.

Tempi e ravvedimento operoso

L’Agenzia delle Entrate elabora ogni anno uno scadenzario per destreggiarsi nella giungla delle scadenze per il pagamento delle imposte. Nel caso in cui ci si trovasse in ritardo con i pagamenti, però, si è sempre in tempo a pagare, con l’aggiunta di una sanzione, effettuando il cosiddetto ravvedimento operoso. Il pagamento va versato sempre con un F24 ma alla tassa, questa volta “ravveduta”, vanno aggiunti sanzione e interessi da ravvedimento. Al tributo con codice 1668, invece, non vanno applicati ulteriori interessi, resta pertanto invariato.

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